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Fasciare un Neonato per Dormire: Perché?

Fasciare un Neonato per Dormire: Perché?

Hai mai visto fasciare un neonato per dormire? Sai perché si fa?

Per alcune di noi questa usanza, che vanta millenni di pratica, può essere un ricordo lontano: ce ne hanno parlato, forse, le nostre nonne.

In Italia, tra le altre cose, l'ampia diffusione del metodo Montessori ha contribuito a mettere da parte questa pratica. In verità, non proprio a torto: in passato i bambini venivano letteralmente immobilizzati, con le gambe fasciate strette e tenute dritte. Che tortura...

Alcuni anni fa, però, ho fatto una piccola scoperta. Mi trovavo a casa di mia cognata, lei aveva da poco avuto il suo secondo bimbo, stupendo di giorno ma piuttosto irrequieto la sera. Su un tavolino, nel salone, vedo un libro: Baby-Gami. Fagotti e marsupi per principianti.

Un po' per la copertina, simpatica e colorata, un po' perché non capivo bene cosa fosse, ho cominciato a sfogliarlo: si è aperto per me un mondo nuovo. In seguito, ho ritrovato commenti positivi a questa pratica nel libro di Tracy Hogg, Il Linguaggio segreto dei neonati, che ho letto mentre ero in attesa della mia terza figlia (l'ho consigliato tra i libri da leggere in gravidanza sui neonati ;-) ).

Non so se per te è la stessa cosa, ma l'esperienza di mamma mi ha insegnato che non esistono, per certe cose, verità assolute. Piuttosto, ogni mamma deve valutare la possibilità di adottare soluzioni diverse a seconda del bimbo che si trova in braccio alla nascita.

Fasciare un neonato è giusto? La mia conclusione è questa: a volte sì.


Benefici e avvertenze

L'idea più diffusa, oggi, è che un neonato debba essere stimolato, trattato da subito come un grandicello. Eppure, ha trascorso 9 mesi in un luogo sicuro e raccolto...

La fasciatura favorisce l'adattamento graduale dal mondo interno (uterino) al mondo esterno. Lo scopo, infatti, è quello di avvolgere (ma non comprimere) il bambino, creando due condizioni simili a quelle vissute in utero: il contenimento e il calore. Il contenimento, tuttavia, non deve essere rigido: non bisogna impedire i movimenti del bambino, piuttosto far sì che avvengano in uno spazio delimitato ed elastico (come l'utero!). Ecco qual è la filosofia di fondo.

Serve sempre e per tutti i bambini?
Sempre: la fasciatura andrebbe adottata solo per contenere il neonato quando è irrequieto e fa fatica a calmarsi o addormentarsi. Per tutti: alcuni bimbi nascono già paciosi, altri hanno bisogno di essere tranquillizzati in braccio, altri ancora trovano pace nell'essere cullati. Insomma: non tutti hanno bisogno di essere fasciati!

Ma ci sono alcuni bambini che, soprattutto la sera, vivono un disagio quasi straziante. Sono quei bambini difficili, ad alto bisogno. In questo caso, tentare di rassicurarli, fasciandoli, può essere importante. La fasciatura, infatti, è un aiuto per quei piccoli che faticano ad addormentarsi la sera, che sono irrequieti, che si svegliano facilmente nella fase REM del sonno.

Questo non significa, però, assumere la pratica come una panacea per tutti i mali: il pianto del bambino va sempre ascoltato, mai "zittito".

A quale età si fascia un bambino?
Fasciare un neonato è utile durante le prime settimane di vita. Con il passare del tempo, infatti, avrà bisogno di muoversi liberamente ed è anche bene, per il suo sviluppo psico-fisico, che sia così. Dopo i due-tre mesi, ti basterà rimboccare ben bene le coperte del lettino o della culla.


Per concludere: fasciare un neonato rispetta l'esigenza di contenimento del piccolo e ne favorisce il rilassamento. L'evidenza dimostra che i neonati che vengono fasciati sono più tranquilli, soffrono meno di coliche e dormono di più.

Vuoi sapere come si fa? Leggi Come Fasciare un Neonato.

Come per molte cose, adotta il buon senso: non abusare della tecnica e, soprattutto, valuta se può essere utile per la serenità del tuo bambino (e non tua!).

E tu? Che ne pensi? Dimmi la tua ;-)


Copyright: Fasciare un Neonato per Dormire: Perché? di Amica Mamma
Photocredit: MacGeekGrl