E' sempre possibile conciliare lavoro e gravidanza? Fino a che mese si può lavorare? Quanto dura il congedo di maternità?
Ecco per te, mamma lavoratrice, alcune informazioni che potrebbero aiutarti a capire meglio le tutele normative previste in gravidanza.
Qualche amica futura mamma desidererebbe non lavorare per tutta la gravidanza dedicandosi interamente alla casa, alla famiglia e al figlio in arrivo. Qualche altra, invece, non sopporterebbe l'idea di rimanere a casa per tutti i nove mesi. Solitamente succede così... le donne incinte alle quali è consigliato il riposo a letto avrebbero voluto lavorare fino al giorno prima del parto, quelle che invece continuano lavorare in gravidanza invidiano il riposo concesso alle altre ;-) Non è vero?!?
In ogni caso è fondamentale sapere che la tutela della gravidanza rappresenta un diritto della donna lavoratrice e un obbligo del datore di lavoro. Per questo motivo è importantissimo comunicare al datore lo stato di gravidanza non appena accertato!
L'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) afferma che: "la gravidanza è un evento del tutto normale nella vita di una donna e non comporta, se non in alcuni casi, l’interruzione della normale attività quotidiana".
Se non ci sono particolari problemi la donna incinta continua a lavorare fino al settimo mese perchè, una gravidanza priva di complicazioni, è del tutto compatibile con il normale svolgimento del lavoro.
Sicuramente questa semplice frase ti avrà suscitato qualche perplessità del tipo: "Perchè la mia amica infermiera non ha mai lavorato durante la sua gravidanza? Oppure perchè la commessa del negozio sotto casa mia si è assentata fin dai primi mesi? E ancora perchè la segretaria del mio commercialista ha una pancia enorme e ancora lavora?".
Ci sono due fattori importanti che devi considerare: il tipo di attività lavorativa e la presenza di complicazioni o altre patologie durante la gravidanza.
La legge italiana parla di astensione obbligatoria dal lavoro o congedo di maternità. Questa forma di tutela prevede la sospensione dal lavoro nei due mesi precedenti la data presunta del parto (congedo di maternità ante-partum) e nei tre mesi successivi alla data effettiva del parto (congedo di maternità post-partum).
Però, in situazioni particolari è possibile godere di un'astensione anticipata dal lavoro. Questo si verifica in presenza di:
- gravi complicazioni della gravidanza o malattie preesistenti che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;
- condizioni di lavoro ed ambientali ritenute pregiudizievoli per la salute della donna o del bambino (come lavori pericolosi, faticosi ed insalubri), quando non sia possibile adibire la lavoratrice ad altre mansioni.
E' importante sapere, inoltre, che le donne incinte hanno diritto a permessi retribuiti per l'effettuazione di esami, accertamenti o visite specialistiche, nel caso in cui questi debbono essere eseguiti durante l'orario di lavoro. In questo caso dovrai presentare, al datore di lavoro, una specifica domanda e la relativa documentazione giustificativa. In questo caso le ore di assenza vengono retribuite normalmente ed hanno lo stesso trattamento della “malattia dovuta a gravidanza”.
Sei al settimo mese, in ottima salute e non riesci proprio a stare a casa lontana dal lavoro? Oppure preferiresti lavorare di più in gravidanza per avere qualche giorno in più dopo il parto? Rivolgiti al tuo medico perchè la legge prevede la possibilità, previa autorizzazione degli specialisti, di lavorare anche durante l'ottavo mese ;-)
Ovviamente tutte queste sono delle indicazioni generali. Ogni caso dovrebbe essere valutato singolarmente in base alla tua salute e al tipo di lavoro che svolgi.
Se avessi bisogno di approfondire questo argomento, oltre a chiedere parere ad esperti, ti consiglio di consultare:
- l'opuscolo maternità dell'INAIL che approfondisce la tematica riportandone anche riflessi economici e riferimenti normativi;
- l'area "Tutto Famiglia" dell'INPS dedicata alla tutela della maternità e della paternità.
Quale è stata la tua esperienza circa l'attività lavorativa in gravidanza? Se vuoi, condividi il tuo vissuto scrivendo qui sotto nei commenti...potrebbe essere utile a molte amiche ;-)
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